Play Dora Jar

Un momento stai fluttuando. Quello dopo, stai andando in tilt. Il sound di Dora è qualcosa a metà tra una fiaba e un crash di sistema: delicato, distorto e profondamente strano.

Dora Jar live a gennaio 2025.

Nata Dora Jarkowski e cresciuta in California, è entrata nella scena nel 2021 con Digital Meadow e subito si è distinta come qualcosa di diverso. Quel tipo di stranezza che non sembra costruita. Sembra divina.

Nel 2022, Comfortably In Pain l’ha portata alla ribalta. La produzione è diventata più distorta, la voce più fragile e posseduta, i testi più affilati e strani. Era il suono di qualcuno che tirava fuori il proprio subconscio e lo cuciva in forma di canzone. Vulnerabile ma sfuggente. Emotiva ma criptata. Con Dora non esistono superfici: o ci cadi dentro, o no. E noi ci siamo cascati.

Billie Eilish l’ha invitata ad aprire una tappa del Happier Than Ever Tour. Anche Gracie Abrams l’ha portata in tour. E presto si unirà alle HAIM, un allineamento cosmico di donne che non fanno generi, seguono solo l’istinto. Ma Dora non è più il passeggero. Questo giugno ha dato inizio al suo primo tour europeo da headliner.

La musica di Dora vive ai margini. Non ha interesse a spiegarsi. È l’artista anti-viralità in un’epoca ossessionata dal ritornello. Una rottura necessaria nel loop. Non suona come nessun altro. Ma se socchiudi gli occhi, trovi frammenti. La crudezza della prima Fiona Apple. Lo spirito alieno di Björk. L’intimità di Frank nei suoi momenti più solitari. La bellezza scomposta di Caroline Polachek in caduta libera. Ma in realtà, Dora Jar suona come un futuro che non abbiamo ancora imparato a nominare.

Dora Jar sta costruendo un mondo. Se vuoi entrarci, dovrai imparare la lingua.

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LØLØ a Milano, Italia, il 10/06/2025